Il 10 marzo 241 a.C, tra quelle che erano le due più importanti potenze navali dell’epoca: la flotta cartaginese da una parte e quella romana dall’altra, fu combattuta la battaglia delle Egadi.
La localizzazione e la ricostruzione del luogo è stata possibile grazie al ritrovamento di un rostro in bronzo, ovvero di uno sperone che veniva fissato sulla prora delle navi da guerra per sventrare lo scafo dell’imbarcazione avversaria.
Sebastiano Tusa (1952-2019) comprese l’importanza storica e scientifica di quell’oggetto che poteva ricollegarsi solo a uno scontro navale avvenuto a largo dell’arcipelago delle Egadi.
I ritrovamenti successivi in quest’area di numerosi rostri con iscrizioni sia in lingua latina che in punico, insieme ad armi e ad altri equipaggiamenti militari, come elmi del tipo montefortino in dotazione all’esercito romano, non lasciano dubbi sul luogo dove avvenne questa celebre battaglia navale del III sec a.C che mise fine all’egemonia cartaginese nel Mediterraneo.
"feriscono il mio cuore
d'un languore
monotono."
Paul Verlaine