Grave lutto in casa laziale e per la città di Roma tutta
Addio al giornalista Gianni Elsner
Scomparso a 69 anni il popolare conduttore radiofonico
Mercoledì camera ardente nell'ex chiesa di Santa Rita
ROMA - È morto Gianni Elsner. Giornalista, commentatore sportivo, popolarissimo conduttore radiofonico, attore, ex deputato radicale e tifoso laziale. È deceduto lunedì sera a 69 anni nella sua casa di Roma. Era nato a Merano il 27 settembre del 1940. Lo comunica il sito di RadioSei, la radio in cui Elsner ha lavorato in questi ultimi anni. La camera ardente del giornalista verrà allestita nella chiesa sconsacrata di Santa Rita, in Via Montanara 8 e rimarrà aperta mercoledì 7 ottobre dalle ore 11 alle 19 e giovedì 8 ottobre dalle ore 9,30 alle 13,30. Giovedì 8 ottobre alle 15 nella chiesa degli Artisti di piazza del Popolo si terranno i funerali.
IL MESSAGGIO DELLA SUA RADIO - È stata la sua Radiosei a dare la notizia con un messaggio sul sito: «Gianni se ne è andato …Ieri sera ci ha lasciati …per sempre…Gianni Elsner per noi era un amico, un compagno di viaggio, una grande persona, un uomo generoso, un grande artista, uno dei protagonisti insuperabili dell’etere romano, la migliore incarnazione del tifoso laziale. Gianni che con la sua voce straordinaria, meravigliosa e ineguagliabile “faceva radio” , accompagnando le nostre mattinate, è volato via… in alto …come un’aquila. Ha portato con sé la sua passione “unica” …per la squadra della Lazio. Quella Lazio che era più forte di tutto, come il suo grande impegno umanitario. Noi di Radio Sei abbiamo avuto il privilegio di averlo qui, e qui con noi rimarrà per sempre, ben nitido nei nostri ricordi e nei nostri cuori. Ciao Gianni».
IL CORDOGLIO - Messaggi di cordoglio arrivano da tutte le istituzioni romane. In consiglio comunale è stato osservato un minuto di silenzio, «un omaggio dovuto a un uomo nominato ambasciatore di Roma dall'amministrazione comunale - scrivono in una nota congiunta gli assessori Cochi e Cirinnà - «una persona che ha sempre sostenuto, senza appartenenza politica, i grandi temi del sociale, fondando e finanziando una scuola per bambini in Paraguay, e sostenendo durante la sua vita le battaglie per i meno fortunati e per i diritti degli animali». Cordoglio dai presidenti Zingaretti, Marrazzo e Astorre. E da tutta la Lazio che sul suo sito ha scritto: «Il presidente Claudio Lotito, gli organi societari, i tecnici, i calciatori ed i tifosi tutti piangono la perdita di Gianni Elsner, un osservatore attento e sereno del mondo del calcio romano, grande ed appassionato tifoso laziale, mai fazioso e sempre alla ricerca della verità e della notizia. Gianni Elsner ha costituito un esempio di informazione corretta, in un periodo nel quale l'urlo della notizia ha sostituito la sua verità».
da:
roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_ottobre_6/morto_gianni_elsner-16018472574...
Paolo Bonolis ricorda Gianni Elsner:
Giovanni Guido Elsner, meglio noto come Gianni Elsner (Merano, 27 settembre 1940 – Roma, 5 ottobre 2009), è stato un attore e conduttore radiofonico italiano di origine altoatesina.
Diplomatosi odontotecnico, decise di non seguire le orme del padre adottivo che lavorava in officina e si trasferì a Roma nel 1965, dove ha frequentato l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, da cui venne estromesso dopo circa un anno per aver partecipato ad uno spettacolo senza autorizzazione della direzione dell'Accademia. Dopo aver partecipato al telefilm La chiusa (1968), della serie Le inchieste del commissario Maigret, negli anni Settanta ottiene ruoli minori nei film Il decameron No. 3 - Le più belle donne del Boccaccio (1971), Un ufficiale non si arrende mai nemmeno di fronte all'evidenza, firmato Colonnello Buttiglione (1973), La polizia interviene: ordine di uccidere (1975), Paura in città (1976), Vento, vento, portali via con te (1976) e La malavita attacca... la polizia risponde! (1978).
Il 1976 è anche l’anno dei suoi inizi radiofonici. L’emittente privata romana Radio Luna lo chiama alla conduzione di un “talk show”. L’impegno, che doveva essere temporaneo, si è invece protratto per oltre trent’anni. Negli ultimi anni trasmetteva dai microfoni di Radiosei (98.1 MHz) a Roma dalle 10 alle 14, dal lunedì al sabato la trasmissione Te lo faccio vedere chi sono io che prende il nome da una canzone di Piero Ciampi. L’idea di usarla come sigla fu proposta dal giocatore della Lazio Luciano Re Cecconi.
Nel 1992 venne eletto alla Camera dei deputati nella lista “Marco Pannella”. Il deputato Gianni Elsner si iscrive al gruppo misto quasi subito per divergenze sull'utilizzo del rimborso elettorale.
Muore a Roma la sera del 5 ottobre 2009 dopo una lunga e penosa malattia, che tuttavia non gli ha impedito di irradiare la sua voce nell'etere romano fino all'ultimo, lavorando direttamente dalla sua abitazione. Aveva da poco compiuto 69 anni.
da:
it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Elsner (contiene anche link ad altri siti)