Tempio Pausania: Domani udienza per il figlio di Grillo

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00giovedì 21 settembre 2023 18:37
Si torna domani in aula a Tempio Pausania per una delle udienze più attese - la dodicesima dall'inizio del dibattimento a porte chiuse - nel processo per violenza sessuale di gruppo che vede imputati Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria.

Sul banco dei testimoni salirà una delle due studentesse milanesi, presunte vittime dello stupro.

La ragazza comincerà la sua deposizione intorno alle 11.30: prima sarà ascoltata dal pubblico ministero, poi dal pool di avvocati della difesa, Alessandro Vaccaro, Gennaro Velle, Andrea Vernazza, Enrico Grillo, Ernesto Monteverde, Mariano Mameli e Antonella Cuccureddu.

L'audizione proseguirà sabato mattina a partire dalle 10.

La notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 la studentessa si trovava insieme all'amica italo-norvegese, all'epoca dei fatti diciottenne, nella villetta a schiera di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo. Qui, stando a quanto hanno raccontato le due ragazze, dopo una serata trascorsa al Billionaire, nella quale avevano conosciuto il gruppo di genovesi, le studentesse sarebbero state invitate a passare la restante parte della notte nella casa dei Grillo, dove avrebbero poi subìto una violenza sessuale di gruppo.

La teste che parlerà domani in aula, sarebbe stata ripresa con un cellulare mentre dormiva su un divano con intorno Ciro Grillo, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta in atteggiamenti offensivi e dal chiaro riferimento sessuale. I filmati che riprendono la scena, oltre ai circa 40 terabyte di documentazione fotografica, video e conversazioni frutto dello scambio di messaggistica tra gli imputati e le due amiche, estrapolati da cinque telefoni cellulari, sono confluiti all'interno del fascicolo processuale.
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00venerdì 22 settembre 2023 17:33
"Un'udienza a tratti drammatica ma credo che abbia messo una pietra angolare importante sulla ricostruzione di quanto accaduto".

Così Giulia Bongiorno, avvocata della principale accusatrice dei 4 imputati genovesi sotto processo a Tempio Pausania con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, al termine della deposizione davanti al pm dell'amica della sua assistista, all'epoca dei fatti 19enne.

"Per la prima volta - sottolinea l'avvocata - abbiamo avuto la ricostruzione dalla viva voce di una delle protagoniste e per la prima volta il tribunale ha potuto vedere, e non leggere sui giornali, il dolore e la sofferenza di queste ragazze".
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00venerdì 22 settembre 2023 17:42
E' scoppiata in lacrime durante la deposizione e l'udienza è stata sospesa per darle modo di riprendersi, la teste-chiave che sta testimoniando nel processo a Ciro Grillo e a 3 suoi amici genovesi accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di due studentesse milanesi.

"Ha pianto mentre ricostruiva i fatti, raccontando quello che prova ancora adesso", ha riferito l'avvocata Giulia Bongiorno, che difende l'amica della teste e principale accusatrice degli imputati.

"Oggi - precisa l'avvocata - non è stata sentita la mia assistita ma di fatto il testimone chiave è proprio questa ragazza che è stata efficace e lucida".
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00sabato 23 settembre 2023 11:19
Ripreso questa mattina in tribunale a Tempio Pausania il processo per violenza sessuale di gruppo che vede imputato Ciro Grillo e suoi tre amici, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta per ultimare la testimonianza di una delle due presunte vittime, la studentessa milanese amica della principale accusatrice dei quattro.

Ieri la ragazza ha ricostruito la notte tra il 16 e 17 luglio del 2019 nella villetta a schiera a Porto Cervo, confermando quanto detto al procuratore Gregorio Capasso e ai carabinieri di Milano, ricordando di essersi svegliata tre volte e di averla vista sconvolta e solo la mattina avere appreso della violenza.

Poi ha anche detto, come ha riportato una dei legali del pool di difesa, di non avere visto lividi sul corpo della principale accusatrice.

Durante la testimonianza, secondo quanto appreso, si è anche parlato di un messaggio su whatsapp che la studentessa milanese, 10 giorni dopo ha inviato all'amica e nel quale si è scusata per non avere compreso la situazione e di non esserle stata più vicina.

Oggi la ragazza è di nuovo in aula per rispondere alle domande della difesa dei quattro giovani.
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00sabato 23 settembre 2023 17:46
C'è un momento sul quale ci si è soffermati durante la testimonianza di una delle due presunte vittime nell'udienza al Tribunale di Tempio Pausania, dove si sta svolgendo il processo per violenza sessuale nei confronti di Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria.

Quando la studentessa milanese si è svegliata a fine mattinata, ha trovato l'amica - principale accusatrice dei 4 - sconvolta in un'altra stanza e che le ha detto di essere stata violentata "da tutti".

Il racconto, già fatto in sede di istruttoria - come ha spiegato il legale della testimone Vinicio Nardo - è stato ripercorso sia ieri che oggi.

In particolare gli avvocati difensori dei quattro ragazzi si sono soffermati sulla ricostruzione di tutta la serata del 16 luglio, quando prima di entrare nella discoteca Billionaire il gruppo composto anche delle due amiche ha consumato alcuni drink in un bar nella Promenade du port, a Porto Cervo, per poi continuare a bere anche all'interno della discoteca e una volta tornati nella villetta in località Cala di Volpe di proprietà della famiglia Grillo.

Il pool della difesa ha fatto ricostruire alla studentessa milanese tutte le varie parti della nottata, ripercorrendo le prime ore del mattino in cui i ragazzi si sono cucinati della pasta prima di andare a dormire.

"Sono gli stessi temi affrontati ieri - ha osservato Antonella Cuccureddu, del pool di difesa - ha risposto allo stesso modo: non ha assistito alla violenza non ha sentito alcunché e poi ha detto che non c'erano persone ubriache tra loro: hanno bevuto come in una serata in discoteca, ma sono tornati a casa, hanno mangiato e tutti erano consapevoli di quello che facevano ed erano ludici".
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00martedì 7 novembre 2023 18:12
"Non avevo la forza di reagire.Mi hanno costretta a bere una bottiglia di vodka, da lì in poi il black out".

La ragazza italo-norvegese sta proseguendo il suo racconto nel processo a porte chiuse per violenza sessuale di gruppo che vedi imputati Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia.

La principale accusatrice ha ripercorso, rispondendo prima al pm e poi alla sua avvocata Giulia Bongiorno, la serata del 16 luglio 2019 e la notte del 17 trascorsa nella villa della famiglia Grillo a Porto Cervo: è qui che sarebbe stata costretta a bere una bottiglia di vodka che le avrebbe causato una sorta di black out.
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00martedì 7 novembre 2023 18:12
"Una ragazza distrutta, devastata che ha fatto una deposizione tra i singhiozzi".

Così l'avvocata di parte civile Giulia Bongiorno ha decritto il racconto della principale accusatrice di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia a processo per violenza sessuale di gruppo.

"Credo che per un legale queste giornate siano le più difficili, le più complicate e le più dolorose, perchè vedere una persona che ha parlato di suicidio, di atti di autolesionismo, di corse verso i binari per farsi mettere sotto il treno non è facile. A volte queste cose si banalizzano ma invece sono di una gravità inaudita", ha aggiunto.
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00martedì 7 novembre 2023 18:15
"Ero paralizzata, volevo urlare ma non riuscivo a muovermi".

Questo - a quanto si è appreso - è uno dei passaggi più drammatici del racconto della ragazza italo-norvegese, principale accusatrice dei quattro imputati di violenza sessuale di gruppo, Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, durante l'udienza a porte chiuse che si sta svolgendo nel tribunale di Tempio Pausania.

Una deposizione fiume per la giovane, 19enne all'epoca dei fatti, che sta rispondendo alle domande del procuratore Gregorio Capasso, dopo un crollo emotivo che aveva determinato una breve sospesione dell'udienza.
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00mercoledì 8 novembre 2023 18:42
"Assolutamente non c'è stata vittimizzazione secondaria.La ragazza personalmente ha detto 'io voglio rispondere a tutte le domande'".

Lo ha riferito l'avvocata del pool di difesa Antonella Cuccureddu, rispondendo ai giornalisti sulla deposizione della principale accusatrice di Ciro Grillo e dei suoi tre amici.

La vittimizzazione secondaria è una forma di colpevolizzazione della vittima, un fenomeno per il quale le vittime di un reato, in particolare di violenza sessuale, subiscono una seconda aggressione.

E a rendere la donna nuovamente vittima sono questa volta le istituzioni, i pregiudizi culturali e gli stereotipi.
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00mercoledì 8 novembre 2023 18:49
Battaglia tra le parti al processo per violenza sessuale di gruppo che si sta celebrando a Tempio Pausania dove sono imputati Ciro Grillo e altri suoi amici.

Per il secondo giorno consecutivo, in aula la presunta vittima dello stupro sta rispondendo alle domande delle difese sulle sue frequentazioni e soprattutto sul contenuto di alcune chat.

"Un'udienza nella quale gli avvocati di controparte stanno facendo le loro domande di caccia all'errore: - ha detto l'avvocata di parte civile Giulia Bongiorno - come spesso capita in questi processi è come se la persona offesa improvvisamente fosse sul banco degli imputati".
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00lunedì 13 novembre 2023 18:09
"Ho riferito che la mia assistita in Aula ha dichiarato di essere devastata e di aver tentato il suicidio.Un dolore immenso.Ecco, questa sofferenza è stata trasformata da Grillo in una farsa inserendola in uno show.Questo è gravissimo. Gravissimo. Perché la donna è stata massacrata due volte".

Così la presidente della Commissione Giustizia del Senato, Giulia Bongiorno risponde, ai microfoni del Tg1, al comico Beppe Grillo che ieri sera, durante lo spettacolo di Fabio Fazio alla Tv Nove, l'aveva attaccata in quanto legale difensore della giovane donna che accusa di stupro il figlio di Grillo e altri suoi tre amici.
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00mercoledì 13 dicembre 2023 18:19
Prosegue con l'esame della principale accusatrice il processo a Ciro Grillo e ai suoi amici, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, accusati di violenza sessuale di gruppo per quanto avvenuto nella villetta di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019.

L'udienza di oggi del processo - che si svolge a porte chiuse - ruota attorno alle domande dell'avvocata del pool della difesa Antonella Cuccureddu, che sta scandagliando ogni dettaglio della serata tra foto, video, 'stories' estrapolate dai social e poi ancora le chat e le conversazioni telefoniche.

Domande che, secondo quanto si è appreso, avrebbero portato la giovane ad avere un altro momento di crollo emotivo, un pianto, ma stavolta la deposizione non è stata fermata.

La difesa dei ragazzi si potrebbe in particolare concentrare anche su tre spezzoni di video relativi alla notte passata dalla due presunte vittime, la studentessa italo-norvegese e la sua amica che è stata sentita a settembre - con i 4 ragazzi.

Spezzoni che però potrebbero essere al centro dell'udienza in programma domani.
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00mercoledì 13 dicembre 2023 18:28
Riprende oggi in tribunale a Tempio Pausania il processo, a porte chiuse, per violenza sessuale di gruppo che vede imputati Ciro Grillo (figlio di Beppe, fondatore del M5s) e tre suoi amici liguri Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia.

In aula la principale accusatrice dei quattro giovani liguri e vittima della presunta violenza, che proseguirà il suo racconto concluso nell'udienza dell'8 novembre.

La giovane italo-norvegese, che all'epoca dei fatti, nell'estate del 2019, aveva 19 anni, dovrà rispondere alle domande della difesa che proseguirà l'esame in quella che si annuncia un'udienza fiume che proseguirà anche domani. Il dibattimento, però, non è ancora iniziato per un problema tecnico che riguarda la videoregistrazione dell'udienza.

Una complicazione che sta facendo slittare i tempi.

Oggi in aula continueranno a essere mostrate foto e spezzoni di video compreso quello che mostrerebbe alcuni momenti intimi in cui sarebbe coinvolta la giovane.
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00giovedì 14 dicembre 2023 18:50
"Vi ringrazio per quello che avete scritto ieri per oggi.Non credo che riuscirete a intimidirmi.Io continuerò a fare il mio lavoro nell'unico modo in cui lo so fare facendo il mio dovere professionale fino in fondo".

Lo ha detto l'avvocata Antonella Cuccureddu, legale del pool della difesa replicando alle affermazioni del legale di parte civile Dario Romano, che ha parlato di "domande da Medioevo", in merito all'esame di ieri della principale accusatrice di Ciro Grillo (figlio di Beppe fondatore di M5s) e dei tre suoi amici liguri Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia accusati di violenza sessuale di gruppo nel processo che si sta svolgendo, a porte chiuse, al tribunale di Tempio Pausania.
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00martedì 19 dicembre 2023 18:05
Ha rilasciato spontanee dichiarazioni, ribadendo la sua estraneità ai fatti, Francesco Corsiglia - amico di Ciro Grillo e imputato con lui a Tempio Pausania nel processo per violenza sessuale -, indagato questa volta a Genova per un'altra presunta violenza avvenuta in una discoteca del capoluogo ligure a fine luglio.

Corsiglia, difeso dall'avvocato Gennaro Velle, aveva chiesto di essere interrogato.

"Manteniamo il più stretto riserbo" il commento del legale.

Oltre a Corsiglia sono stati sentiti anche altri due giovani che quella sera erano nella discoteca dove ci sarebbe stata la molestia. Era stata la difesa del ragazzo a chiedere di sentire altri testimoni. Il pubblico ministero Federico Panichi nelle prossime settimane chiuderà le indagini dei carabinieri. Da quanto emerge gli interrogatori non avrebbero cambiato il quadro accusatorio.

Il ragazzo è indagato per violenza sessuale nei confronti di una diciannovenne alla quale, secondo l'accusa, aveva sollevato il top mentre ballava in un locale di Corso Italia, la passeggiata a mare della movida genovese.

Dopo il gesto la giovane lo avrebbe preso a schiaffi in mezzo alla pista.

Il giovane chef è a processo per un presunto stupro avvenuto a luglio 2019 in Sardegna, insieme a a Grillo jr, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. La vittima era una studentessa italo-norvegese di 21 anni. L'avvocata Antonella Cuccureddu, uno dei legali del pool di difesa, è stata minacciata via social dopo le polemiche sollevate dalle sue domande alla principale accusatrice dei quattro e definite "da Medioevo" dal legale della ragazza.

Per quanto riguarda la vicenda genovese, Corsiglia a luglio era in Liguria per tre giorni.

"Dopo avermi strappato il vestito mi ha pregato di non denunciarlo, dicendomi che avrebbe passato grossi guai perché aveva già dei problemi. Ma quello che aveva fatto mi era sembrato troppo grave e così ho subito formalizzato la querela" aveva detto ai carabinieri la giovane genovese.
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00martedì 30 gennaio 2024 18:56
Ritorna in aula nel tribunale di Tempio Pausania la ragazza italo norvegese presunta vittima di una violenza sessuale di gruppo e principale accusatrice di Ciro Grillo e di tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia.

Domani, mercoledì 31 gennaio dalle 11.30, e giovedì 1 febbraio sono previste due udienze in cui ancora una volta salirà sul banco dei testimoni la giovane che all'epoca dei fatti, la notte tra il 16 e 17 luglio del 2019 nella villetta di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo, aveva 19 anni.

La studentessa, principale accusatrice dei quattro e parte offesa nel processo a porte chiuse che li vede imputati di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo, verrà contro esaminata dal pool degli avvocati genovesi della difesa, che torneranno sulla notte del presunto stupro.

Verranno anche mostrati i video trovati nei cellulari dei quattro imputati, girati da loro stessi durante i rapporti sessuali e poi mostrati agli amici, e saranno proiettate alcune fotografie relative alla serata trascorsa dalla ragazza e dalla sua amica in compagnia di Grillo, Corsiglia, Lauria e Capitta.

L'ultima udienza di dicembre era stata caratterizzata da forti critiche nei confronti dell'avvocata Antonella Cuccureddu, che difende Francesco Corsiglia, per una serie di domande rivolte alla studentessa e definite 'da medioevo' dai legali della ragazza. Cuccureddu era così finita sotto attacco sui social: un coro di contestazioni e insulti che hanno portato l'avvocata a presentare un esposto in Procura.

Contro di lei si erano scagliate decine di associazioni femministe e l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, ma aveva anche ricevuto molti attestati di solidarietà dall'Ordine degli avvocati, Camere penali e Consiglio nazionale forense.

Currureddu da subito aveva sottolineato che a porre quelle domande alla giovane erano stati dapprima i Carabinieri nella caserma di Milano al momento della denuncia nel 2019, poi il pubblico ministero e l'avvocata di parte civile Giulia Bongiorno.
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00mercoledì 31 gennaio 2024 19:02
Ha preferito non vedere i video che la ritraggono in alcune scene della presunta violenza sessuale di gruppo: la studentessa italo-norvegese, principale accusatrice di Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria e Edoardo Capitta, ha abbandonato per pochi minuti l'aula del tribunale di Tempio Pausania dove si sta svolgendo l'udienza a porte chiuse del processo che vede imputati i quattro ragazzi genovesi.

Durante il controesame degli avvocati della difesa, assente come detto la teste, sono stati mostrati un video e alcuni secondi di altri spezzoni di registrazione ritrovati nei telefoni cellulari degli imputati e confluiti all'interno del dibattimento.

Il collegio giudicante presieduto da Marco Contu, ha ribadito di aver già visionato le immagini riproposte oggi pomeriggio in aula.

Si tratta di uno dei quattro video in cui si vedrebbero le scene del presunto stupro contestato agli imputati e denunciato dalla ragazza, all'epoca 19enne, ai carabiniri di Milano dopo essere rientrata dalle vacanze a Porto Cervo. Sono stati anche proiettati altri fermi immagine su cui si sono concentrate le domande della difesa a proposito dell'abbigliamento indossato dalla studentessa quella notte, tra il 16 e il 17 luglio 2019, nella villetta della famiglia Grillo.

Per i legali ci sarebbero delle incongruenze e su questo hanno incalzato la teste, che anche oggi è caduta in momenti di crisi emotiva, nonostante l'audizione protetta l'abbia nascosta agli occhi degli avvocati.

"Ho visto tutto nero, il mio corpo non mi rispondeva, ho avuto un mancamento e sono svenuta", sono le risposte che la giovane, oggi 23enne, ha ripetuto davanti alle obiezioni dei legali degli imputati. Si torna in aula domani mattina per l'ultima udienza incentrata sul racconto e il controesame della presunta vittima.
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00mercoledì 31 gennaio 2024 19:03

Un drappo nero impedirà alla presunta vittima di violenza sessuale di gruppo di vedere gli avvocati della difesa nel contro esame previsto oggi e domani in Tribunale a Tempio Pausania, dove prosegue il processo a porte chiuse a Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, a cui la procura contesta lo stupro.

Lo hanno deciso i giudici, in accordo con le parti, dopo la richiesta di audizione protetta per la studentessa italo-norvegese presentata dalla sua avvocata, Giulia Bongiorno, e motivata dalle condizioni psicologiche particolamente delicate della sua assistita.

Le domande, però, non saranno filtrate dal presidente del Tribunale, Marco Contu, ma verranno formulate direttamente dai legali della difesa.

Si era pensato di rendere meno traumatizzante l'audizione facendo transitare le domande scritte dei difensori al presidente Contu, il quale le avrebbe poi lette alla teste.

Alla fine è passata la mediazione che prevede la protezione con il drappo nero, così da non rendere visibili le reazioni della ragazza e impedire gli sguardi diretti tra lei e i legali dei 4 imputati.
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00giovedì 1 febbraio 2024 18:37
Un'altra udienza sofferta per la studentessa italo-norvegese che accusa Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia, di averla violentata la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nella villetta di Porto Cervo della famiglia Grillo dopo una serata trascorsa in discoteca.

Un'audizione anche oggi protetta, con la presunta vittima separata dagli avvocati da un drappo nero.

Le domande del difensore di Capitta, Mariano Mameli, hanno messo a dura prova la teste.

Una decina di quesiti specifici sulla notte del presunto stupro a cui la ragazza ha risposto spesso con 'non ricordo', ma non ha retto a tutto il contro esame, uscendo più volte dall'aula per crolli emotivi e facendo sospendere l'udienza per alcuni minuti.

La parola è poi passata al procuratore Gregorio Capasso, che ha chiesto alla giovane quale fosse il suo stato e se avesse bevuto quella sera.

Spetta adesso all'avvocato Dario Romano, che rappresenta la parte civile, riesaminare la principale accusatrice dei quattro imputati.

Le prossime udienze - tutto il processo si svolge a porte chiuse - sono state fissate per il 7 e l'8 marzo, quando verranno sentiti la sorella della studentessa, una sua amica norvegese e il padre dell'altra presunta vittima presente con lei nella villetta in Costa Smeralda.
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00venerdì 2 febbraio 2024 19:40
Il suo 'calvario' psicologico è iniziato a novembre 2023.

Da allora e per sei udienze, l'ultima oggi, la studentessa italo-norvesegese che accusa Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia, di averla violentata la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nella villetta di Porto Cervo della famiglia Grillo dopo una serata trascorsa in discoteca, ha risposto al fuoco di fila di domande degli avvocati della difesa, pronti a dimostrare che quel rapporto sessuale non fu estorto ma consensuale.

Lei, che 4 anni e mezzo fa, rientrata a Milano, ha avuto il coraggio di denunciare i quattro ai carabinieri, ha tirato dritto per la sua strada. Ma il percorso è stato alquanto accidentato. Aveva 19 anni all'epoca dei fatti. Oggi, che di anni ne ha 23, è una ragazza con una fragilità psicologica che lei stessa fa in gran parte risalire a quella notte. "Ho tentato più volte il suicidio - ha detto nella giornata in aula più drammatica, il 7 novembre scorso - Correvo sui binari, incontro al treno. E poi tanti episodi di autolesionismo. Ancora adesso soffro di disturbi alimenatari".

Sullo stato emotivo della ragazza, l'avvocata Giulia Bongiorno, che la tuleta, ha presentato un'istanza per segnalare al presidente del collegio dei giudici di Tempio Pausania che la situazione psicologica della sua assistita è peggiorata, data la sua estrema vulnerabilità. All'istanza sono allegate due valutazioni: dello psichiatra e della psicologa della giovane, che hanno segnalato l'aumento delle dosi di psicofarmaci che avevano messo a punto per lei. Nel documento si fa anche presente che la teste, nelle quattro giornate in cui è stata sentita in aula (con oggi sono sei), ha risposto a circa 1.400 domande, oltre mille se si escludono quelle ripetute. E si segnala che finora (escluso ieri e oggi), la durata della sua testimonianza davanti ai giudici del Tribunale di Tempio equivale a 22 ore di udienza, 17 al netto delle pause. E' stata così decisa per lei un'audizione protetta, che nelle ultime due udienze l'ha tenuta lontana dagli sguardi degli avvocati grazie a un drappo nero. Questo non è bastato a bloccare quelle crisi emotive che l'hanno fatta uscire più volte dall'aula: è successo ieri quando si è rifiutata di vedere il video, pochi secondi, della notte del presunto stupro. Ed è successo oggi, nel corso del contro esame del difensore di Capitta, Mariano Mameli, quando il legale ha insistito su alcuni particolari di quella notte, estrapolati dalle immagini del video proiettate ieri in aula. L'udienza è stata sospesa per alcuni minuti.

"Ci sono stati dei momenti emotivamente forti e ne ha dato segno la persona offesa, ma si è trattato di momenti fisiologici - ha detto l'avvocato Mameli al termine del dibattimento - Non c'è stata però tensione oltre il tollerabile o domande e interlocuzioni che travalicassero i limiti della normale ricerca di quello che è accaduto quella sera". Sulla stessa linea il difensore di Corsiglia, Gennaro Velle: "Siamo soddisfatti per come è andato complessivamente tutto il contro esame e per i contenuti dichiarativi che ci interessava emergessero, con tutto quello che comporta a livello di attendibilità e credibilità". L'audizione è proseguita con le domande del procuratore Gregorio Capasso, che ha chiesto alla ragazza quale fosse il suo stato e se avesse bevuto quella sera, e si è conclusa con la parte civile, rappresentata dall'avvocato Dario Romano - assente Giulia Bongiorno - e i quesiti del collegio giudicante. "Per quanto ci riguarda abbiamo concluso. Il clima è sempre stato buono in aula, con correttezza e rispetto", ha commentato Capasso. Si torna in aula il 7 e 8 marzo prossimi: sul banco dei testimoni i consulenti tecnici delle parti civili, la sorella della studentessa, una sua amica norvegese e il padre dell'altra presunta vittima. Con ogni probabilità gli imputati verranno sentiti nelle udienze previste in estate.
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00giovedì 7 marzo 2024 17:52
"Aveva attacchi di panico, non era più la stessa persona, si isolava".

Il padre della seconda presunta vittima di violenza sessuale di cui sono accusati Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capitta, la ragazza che è stata fotografata mentre dormiva sul divano nel salotto della villetta a Porto Cervo di proprietà della famiglia Grillo, ha concluso la sua deposizione in aula a Tempio Pausania.

Oltre un'ora di domande rivolte all'uomo dal pubblico ministero Gregorio Capasso e dal pool di avvocati difensori, alle quali ha risposto concentrandosi sulla situazione psicologica della figlia subito dopo aver scoperto di essere stata vittima di abusi la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 in Costa Smeralda.

Dopo la pausa pranzo l'udienza, sempre a porte chiuse, proseguirà con la deposizione della sorella della principale accusatrice dei quattro.

La giovane che salirà sul banco dei testimoni, oggi maggiorenne, aveva 15 anni nel 2019.
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00giovedì 7 marzo 2024 17:53
Hanno scelto Tempio Pausania, sede del processo per il presunto stupro di gruppo che vede imputati Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, per manifestare in occasione dell'8 marzo, Giornata internazionale della donna.

Le associazioni Non una di meno Nord Sardegna, Prospettiva Donna, Noi donne 2005, Movimento Omosessuale Sardo e altre sigle femministe scenderanno in piazza Gallura alle 10.30 per mettere al centro l'urgenza di contrastare la vittimizzazione secondaria delle donne che hanno subito violenza.

Nel mirino, in particolare, l'ampio risalto dato dalla stampa al processo in corso - udienze oggi e domani - con il contraddittorio tra gli avvocati della difesa dei 4 imputati e le due presunte vittime, la studentessa italo norvegese che denunciò i fatti e l'allora sua amica milanese, che era con lei nella villa dei Grillo a Porto Cervo la notte dell'estate 2019.

Le promotrici della manifestazione annunciano che intendono esprimere solidarietà alla principale accusatrice esponendo in piazza anche degli striscioni.

"Ancora troppo spesso - denunciano - la violenza di genere viene normalizzata e le donne, che hanno il coraggio di denunciare, vengano rivittimizzate, tanto che la Corte Europea dei diritti umani ha più volte condannato l'Italia per la mancata tutela delle vittime di violenza di genere",
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00giovedì 7 marzo 2024 18:03
Con la deposizione del padre dell'amica della principale accusatrice, è ripreso questa mattina a Tempio Pausania il processo a porte chiuse per la presunta violenza sessuale di gruppo contestata a Ciro Grillo e a tre suoi amici genovesi, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia.

L'uomo sta rispondendo alle domande del procuratore Gregorio Capasso, poi la parola passerà agli avvocati del pool di difesa.

Il genitore dovrà chiarire lo stato emotivo e psicologico della figlia, una ragazza milanese parte lesa e presunta vittima per alcune fotografie a sfondo sessuale che le sarebbero state scattate la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 quando stava dormendo sul divano della villetta di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo.

La giovane, anche lei studentessa ed ex amica della ragazza italo norvegese che ha denunciato il presunto stupro, non si sarebbe accorta di essere stata immortalata dai quattro con i loro cellulari.

Le immagini sarebbero infatti emerse solo dopo il sequestro dei telefoni degli imputati e l'acquisizione di tutto il materiale in essi contenuto, compresi i video e gli scatti postati sui social dei quattro.

La studentessa milanese è già stata ascoltata dal collegio presieduto dal giudice Marco Contu, una testimonianza a tratti drammatica in cui aveva raccontato come la sua vita fosse stata stravolta dopo aver saputo di essere stata vittima di abusi.

Conclusa l'audizione del genitore, verranno chiamati a deporre la sorella della principale accusatrice, all'epoca dei fatti 15enne, e lo psichiatra Pablo Zuglian, esperto di disturbi dell'alimentazione che ha in cura la ragazza italo norvegese.

Slitta inveve a domani per l'impossibilità di avere in aula una traduttrice, la deposizione in inglese di un'altra amica norvegese della denunciante, con la quale ci fu uno scambio di messaggi nei giorni successivi alla presunta violenza.
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00venerdì 8 marzo 2024 06:31
"La sorella della denunciante ha potuto dire poco perché poco sapeva dei fatti. Per quanto riguarda invece lo psichiatra ha fatto una serie di valutazioni su elementi soggettivi provenienti dalla ragazza e cioè non ha raccolto elementi oggettivi ma sintomi da lei riferiti.Quindi non sono stati fatti esami strumentali, del sangue, dell'urina che sono, invece, elementi oggettivi".

Così l'avvocata del pool di difesa Antonella Cuccureddu al termine dell'udienza di oggi al processo per presunta violenza sessuale di gruppo che vede imputati a Tempio Pausania Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capitta.

"Ha detto che la ragazza sta meglio di quanto stesse prima cioè rispetto a quando lui ha iniziato a seguirla, comunque dopo il 2020", ha precisato la legale riferendosi alla deposizione dello psichiatra Pablo Zuglian, esperto di disturbi dell'alimentazione che ha in cura la studentessa italo norvegese.
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00venerdì 8 marzo 2024 18:51
Una mobilitazione per l'8 marzo con una forte connottazione: esprimere solidarietà nei confronti delle due ragazze che si sono trovate a deporre nel processo a Tempio Pausania dove sono imputati per stupro di gruppo Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia.

Le associazioni femministe del nord Sardegna hanno deciso di scendere in piazza a Tempio e di raggiungere in corteo le vicinanze del palazzo di giustizia, dove ieri e oggi si sono svolte altre due udienze del processo, per celebrare la Giornata internazionale della donna.

La forza degli slogan sta tutta negli striscioni: "Il sesso senza consenso è stupro", "La vittimizzazione secondaria è violenza".

Poi la dichirazione condivisa:"Siamo tutte parti lese". Maria Francesca Fantato di Noi donne 2005 spiega:"Siamo ancora costrette ad occuparci della violenza sulle donne, ci è sembrato importante scegliere Tempio per la manifestazione di oggi". Patrizia Desole di Prospettiva Donna sottolinea che la studentessa italo norvegese, presunta vittima della violenza contestata ai quattro imputati, "è diventata l'emblema di tutte le donne che hanno il coraggio di denunciare la violenza patriarcale".

Nel mirino l'eco mediatica del processo, soprattutto quando si è trattato di raccontare il fuoco di fila del contraddittorio tra la studentessa e gli avvocati della difesa. "I processi - spiega Rita Nonnis del Coordinamento 3 Donne di Sardegna - non sempre garantiscono il rispetto e la dignità di chi denuncia, tanto che la Corte Europea più di una volta ha richiamato l'Italia. L'equo processo rappresenta la garanzia istituzionale alla violenza nei confronti delle donne e alla lotta della disuguaglianza di genere". Per il pool della difesa, tutto si sta svolgendo nel rispetto della presunzione d'innocenza: "Il processo penale è sofferenza per tutti, persone offese e imputati. Non credo che in questa sede sia mai successo nulla che non fosse strettamente necessario all'accertamento dei fatti, con la massima attenzione alle persone", chiarisce l'avvocato Mariano Mameli.
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00venerdì 8 marzo 2024 18:53
"Non riuscivo a dire di no e ad oppormi".

E' uno dei tanti messagi scambiati tra la studentessa italo norvegese e la sua amica norvegese nelle ore successive al presunto stupro di gruppo denunciato dalla studentessa, che accusa della violenza Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia.

La ragazza, assistita da una traduttrice, è stata ascoltata questa mattina nell'aula del tribunale di Tempio Pausania e ha risposto alle domande del procuratore Gregorio Capasso e del pool della difesa.

Quattro cartelle di trascrizione dei messaggi tra le due amiche confluiranno all'interno degli atti del processo: è stato infatti dato incarico a un perito di trascrivere i messaggi vocali estrapolati dai telefoni della principale accusatrice, e di effettuare la traduzione di quelli scritti in inglese.

"Tutto il contenuto delle chat intercorse tra le due ragazze verrà periziato. Le domande a commento di una chat non erano ipotizzabili o ammissibili", ha spiegato a fine udienza l'avvocato Gennaro Velle, difensore di Corsiglia. Il dibattimento si ferma tutto il mese di aprile: si torna in aula il 2 e 3 maggio prossimi, quando verranno sentiti i periti e i tecnici e il collegio acquisirà le trascrizioni dei messaggi.

I fatti contestati risalgono alla notte tra il 16 e 17 luglio del 2019 e sarebbero avvenuti nella villetta di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo.
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00martedì 30 aprile 2024 18:31
Dopo un mese di fermo, riprendono le udienze a Tempio Pausania del processo a porte chiuse per il presunto stupro di gruppo contestato a Ciro Grillo e a tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria.

I fatti risalgono alla notte tra il 16 e 17 luglio del 2019, nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo.

Ad accusare i quattro è una studentessa italo norvegese, all'epoca 19enne: lei avrebbe subito violenza sessuale da parte di tutti e 4 gli imputati, una sua amica invece, sempre nella residenza in Costa Smeralda, da tre di loro.

Si torna in aula giovedì 2 maggio alle 11.30, poi ancora venerdì 3 dalle 10. Davanti al collegio presieduto da Marco Contu, parleranno i periti e i tecnici della difesa e della parte civile.

Nel corso delle due udienze verranno inoltre acquisite le trascrizioni dei messaggi che la principale accusatrice dei quattro si è scambiata con la sua amica norvegese e con altre persone a lei vicine. Si annunciano due udienze molto tecniche: i vari periti indicheranno gli stralci di conversazioni da acquisire, estrapolati dai telefonini sia degli imputati che della presunta vittima, relativi alle ore e alle giornate successive alla notte in cui sarebbero avvenute le violenze.

Il pool di avvocati della difesa ha individuato uno scambio di battute in cui la ragazza italo norvegese parla con le amiche e commenta la serata del 17 luglio trascorsa con il gruppo di genovesi, prima al Billionaire, a Porto Cervo, poi nella villetta a Cala di Volpe.

Nell'ultima udienza dell'8 marzo, era stata sentita la migliore amica norvegese della studentessa: con l'aiuto di una traduttrice la ragazza aveva risposto alle domande del procuratore Gregorio Capasso e degli avvocati difensori, riguardo proprio lo scambio di messaggi del 17 luglio, a poche ore dal presunto stupro. Circa quattro cartelle di trascrizioni sono state affidate ai periti: un fitto scambio di chiamate, messaggi scritti e registrazioni vocali nei quali la studentessa si era confidata con l'amica: "Non riuscivo a dire di no e ad oppormi", avrebbe confessato l'allora 19enne. Una parte di queste conversazioni verrà segnalata ai giudici per l'acquisizione nel fascicolo processuale.
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00venerdì 3 maggio 2024 05:43
Con la prima delle due udienze tecniche fissate dal Tribunale, è ripreso questa mattina a Tempio Pausania il processo a porte chiuse per il presunto stupro di gruppo denunciato nell'estate nel 2019 da una studentessa italo norvegese e che vede sul banco degli imputati Ciro Grillo e suoi tre amici genovesi, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittoria Lauria.

In aula il perito informatico forense, Mario Calonzi, nominato dagli avvocati di parte civile che tutelano la presunta vittima e principale accusatrice dei quattro, Giulia Bongiorno e Dario Romano.

Davanti al collegio giudicante presieduto da Marco Contu, il consulente riferirà sulle trascrizioni dei messaggi estrapolati dai telefonini sia della studentessa che degli imputati, relativi alle ore e alle giornate successive alla notte in cui sarebbero avvenute le violenze, tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo.

Un fitto scambio di messaggi scritti e vocali che oggi il Tribunale deciderà quali acquisire agli atti del processo.

Il pool di avvocati della difesa ha individuato uno scambio di battute in cui la ragazza italo norvegese parla con le amiche e commenta la serata del 17 luglio trascorsa con il gruppo di genovesi, prima al Billionaire, a Porto Cervo, poi nella villetta a Cala di Volpe.

Nell'ultima udienza dell'8 marzo, era stata sentita la migliore amica norvegese della studentessa: con l'aiuto di una traduttrice la ragazza aveva risposto alle domande del procuratore Gregorio Capasso e degli avvocati difensori, riguardo proprio lo scambio di messaggi del 17 luglio, a poche ore dal presunto stupro.

Circa quattro cartelle di trascrizioni sono state affidate ai periti: chiamate, messaggi scritti e registrazioni vocali nei quali la studentessa si era confidata con l'amica: "Non riuscivo a dire di no e ad oppormi", avrebbe confessato l'allora 19enne.
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